Controlla ciascuna delle seguenti affermazioni relative a La prima sapienza individuale: se la ritieni vera seleziona la prima casella, se la ritieni falsa seleziona la seconda, se non sai rispondere lascia selezionata la terza. Dopo aver terminato, potrai controllare la soluzione in un'apposita pagina.
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Secondo un diffuso schema interpretativo, la filosofia sarebbe nata come passaggio dal mýthos al lógos, cioè da una forma di pensiero religiosa e arcaica ad una nuova razionale. I dati oggettivi sembrano però mostrare una realtà molto più complessa e sfumata, in cui le forme di pensiero religioso offrono la materia prima ad una riflessione che diventa progressivamente più autonoma e originale. Quali suggerimenti trarre per la questione del rapporto tra le fedi e le filosofie?
L'idea di Anassimandro secondo cui ogni cosa deve scontare il peccato di essersi separata dall'origine, ritorna innumerevoli volte in concezioni di carattere mistico e anche filosofico (nell'Ottocento per esempio in Schopenhauer). L'indubbio fascino di tali visioni unitarie si scontra però facilmente con l'inquietante sensazione che in esse venga a dissolversi il valore della persona, la quale non «esistendo» se non in conseguenza di un «delitto» non può neppure essere portatrice di diritti e di legittime aspirazioni. Ancor più sembra essere negato ogni valore della diversità e ogni fondamento per il suo rispetto. È possibile un pensiero dell'unità che non cada in queste conseguenze?
La lunghissima vita del pitagorismo può considerarsi giungere fino alle scienze moderne, che pongono al primo posto l'esigenza della «misurabilità» e la ricerca della determinazione numerica dei rapporti tra grandezze. Dall'altra parte, talvolta proprio le scienze moderne sono state accusate di sostituire con questo loro atteggiamento al mondo reale una costruzione artificiale, fatta di puri concetti. Una riflessione sull'originario valore del pitagorismo può aiutare a pronunciare un giudizio più equilibrato?