Marco Damonte

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Marco Damonte ha conseguito il titolo di Bacelliere in Teologia presso la Facoltà di Teologia dell’Italia Settentrionale (2002) e il dottorato di Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova (2008). Attualmente svolge attività di ricerca presso la cattedra di Storia della Filosofia dell’Università degli Studi di Genova dove è anche docente a contratto per il corso di Correnti del Pensiero Contemporaneo. Ha al suo attivo tre monografie e numerosi articoli puubblicati in riviste o collettanee che riguardano il pensiero contemporaneo. I suoi ambiti di ricerca sono principalmente l’epistemologia, con un’attenzione particolare al problema dell’intenzionalità (Wittgenstein, Tommaso e la cura dell’intenzionalità, MEF, Firenze 2009) e la questione delle virtù intellettuali, e la filosofia analitica della religione di cui ha indagato gli aspetti epistemologici (Una nuova teologia naturale. La proposta degli epistemologi riformati e dei tomisti wittgensteiniani, Carocci, Roma 2011). Si è occupato di filosofia della preghiera (Homo orans. Antropologia della preghiera, Fondazione Centro Studi Campostrini, Verona 2014). I risultati delle sue ricerche sono stati oggetto di discussione in diversi convegni internazionali, soprattutto in ambito europeo grazie ai convegni biennali della European Society for Philosophy of Religion. Ha proposto un nuovo approccio alla teologia naturale (Towards a New Natural Theology: Between Reformed Epistemology and Wittgensteinian Thomism, in S.T. Kołodziejczyk, J. Salamon (eds.), Knowledge, Action, Pluralism, Peter Lang, Frankfurt am Main 2013, pp. 113-134) per il quale si è reso necessario da un lato un approfondimento dei principi storiografici espliciti ed impliciti dei filosofi analitici, dall'altro lo studio delle fonti medievali e moderne della filosofia analitica della religione, con particolare riferimento ad Anselmo, Bonaventura, Tommaso e Reid.

marco.damonte@unige.it