Con il calcolo infinitesimale Leibniz contesta la geometria analitica di Descartes | Falso | La geometria analitica è un presupposto del calcolo infinitesimale | 2.1 |
Il coefficiente angolare di una tangente viene calcolato tramite il calcolo differenziale | Vero | | 2.2 |
Tramite il calcolo integrale si ottiene l'area approssimata di superfici delimitate da linee curve | Falso | Il calcolo integrale non è un metodo approssimato | 2.2 |
Il calcolo infinitesimale trova importanti applicazioni nella fisica | Vero | | 2.3 |
Leibniz giudica troppo vaghi i criteri della «chiarezza» e «distinzione» | Vero | | 3.1 |
L'arte combinatoria non considera soltanto la forma degli enunciati, ma anche il loro contenuto | Falso | L'arte combinatoria prescinde da ogni contenuto | 3.1 |
In ogni proposizione vera il predicato aggiunge qualcosa di nuovo rispetto al soggetto | Falso | Il predicato deve essere già incluso nel soggetto perché ci sia verità | 3.2 |
Dio conosce a priori ogni evento della storia | Vero | | 3.2 |
Dio potrebbe liberamente decidere che ciò che è contraddittorio sia vero | Falso | Il principio di contraddizione dipende dall'intelletto di Dio, non dalla sua volontà | 3.2 |
Le verità contingenti sono vere in tutti i mondi possibili | Falso | Vere in tutti i mondi possibili sono le verità necessarie | 3.2 |
Nel concetto di qualsiasi cosa creata non è compresa la sua esistenza | Vero | | 3.2 |
Secondo il principio di contraddizione sono vere le proposizioni il cui predicato è incluso nel soggetto | Vero | | 3.2 |
Il principio di ragion sufficiente si applica alle verità contingenti, non a quelle di ragione | Falso | Anche le verità di ragione hanno una ragione sufficiente della loro verità | 3.2 |
La concezione della sostanza di Leibniz coincide con quella di Aristòtele | Falso | Aristòtele non include nella sostanza ogni suo attributo accidentale | 4.1 |
Gli infiniti individui della stessa specie si distinguono solo grazie all'intelletto | Falso | Ogni individuo costituisce una specie a sé | 4.1 |
Le sostanze aumentano e diminuiscono per aggregazione e separazione | Falso | È impossibile un aumento o una diminuzione delle sostanze per via naturale | 4.1 |
Ogni sostanza riflette tutte le altre infinite sostanze dell'universo | Vero | | 4.1 |
L'armonia prestabilita è un prodotto delle leggi della natura | Falso | L'armonia prestabilita può essere instaurata solo da Dio | 4.1 |
Le sostanze si distinguono per le percezioni e non per le appetizioni | Falso | Le sostanze si distinguono sia per le percezioni sia per le appetizioni | 4.2 |
L'universo è vivo in ogni sua infinitesima parte | Vero | | 4.2 |
Gli uomini si distinguono dalle altre creature per la presenza dell'anima | Falso | L'anima è presente in tutti gli animali | 4.2 |
Leibniz sostiene contro Descartes che la percezione non equivale alla coscienza | Vero | | 4.2 |
L'essere umano è composto di infinite monadi | Vero | | 4.2 |
Solo il sistema delle cause occasionali concorda con il principio dell'armonia prestabilita | Falso | Il sistema delle cause occasionali è una spiegazione alternativa all'armonia prestabilita | 4.2 |
Il «labirinto del continuo» è secondo Leibniz un falso problema | Falso | Il continuo è per Leibniz uno dei problemi più gravi | 4.3 |
Il principio di ragion sufficiente contribuisce a confutare la teoria di Newton sullo spazio | Vero | | 4.3 |
Il tempo va inteso come l'ordine simultaneo delle cose | Falso | Il tempo è l'ordine successivo delle cose | 4.3 |
La caratteristica essenziale della materia non è l'estensione | Vero | | 4.3 |
Esiste un'armonia prestabilita tra cause efficienti e cause finali | Vero | | 4.3 |
Le idee fornite dai sensi sono distinte, quelle fornite dall'intelletto sono chiare | Falso | Le idee fornite dai sensi non sono né chiare né distinte | 5. |
La filosofia deve dimostrare che l'uomo è in grado di raggiungere verità eterne | Falso | L'esistenza delle verità eterne è un fatto che non ha bisogno di dimostrazione | 5. |
Leibniz contesta radicalmente le posizioni di Locke sulla conoscenza umana | Falso | Leibniz crede possibile accordare le teorie di Locke con le proprie | 5. |
Il principio secondo cui «nulla vi è nell'intelletto che non provenga dai sensi» può essere tollerato nel linguaggio comune | Vero | | 5. |
La prova di Anselmo d'Aosta può essere accettata solo dopo aver dimostrato che l'idea di Dio è reale | Falso | La prova di Anselmo è accettabile dopo aver dimostrato la possibilità dell'idea di Dio | 6.1 |
Secondo Leibniz il «nulla» è più semplice del «qualcosa» | Vero | | 6.1 |
L'armonia prestabilita offre secondo Leibniz una dimostrazione evidente dell'esistenza di Dio | Vero | | 6.1 |
Leibniz sostiene l'ottimismo metafisico contro l'ottimismo teologico | Falso | In Leibniz non esiste distinzione tra ottimismo metafisico e teologico | 6.2 |
Il mondo migliore è quello che contiene più possibilità di tutti gli altri | Falso | Il mondo migliore contiene più realtà di ogni altro | 6.2 |
La libertà dell'uomo è il bene più prezioso nel mondo | Falso | La gerarchia dei beni è incomprensibile all'uomo | 6.2 |
Il male esiste nel mondo affinché tramite esso si possa riconoscere il bene | Falso | Il male esiste in rispetto al principio di non contraddizione | 6.2 |
Il fatto che questo sia il migliore mondo possibile si deduce dal fatto che esiste | Vero | | 6.2 |
Secondo la scolastica Dio non ha creato il migliore mondo possibile | Vero | | 6.2 |
Il «regno della grazia» sostituirà alla fine dei tempi il «regno della natura» | Falso | Regno della natura e regno della grazia sono due modi di considerare la medesima realtà | 6.2 |