Dialegesthai. Collana di ricerche filosofiche

«Nell'autentico dialogo qualcosa accade sul serio» (Franz Rosenzweig)

Riprendendo l'antico termine dialegesthai («dialogare») come titolo di questa collana, in continuità di ispirazione con la rivista di filosofia on-line, vogliamo ripetere, da un lato, l'esigenza del rigore argomentativo del discorso vero proprio della filosofia, ma dall'altro, anche, ascoltare la vita e quindi ritrovare la dialogica prima della dialettica, che significa anche offrire una «testimonianza» della verità, non soltanto argomentativa, bensì come «passione personale» di ricerca della verità. Vogliamo situarci in questo spazio intermedio che oggi si presenta con un'urgenza nuova, in gran parte ancora da pensare, senza arroganza e senza la pretesa antidialogica di essere portatori di una verità semplicemente da comunicare. Vorremmo proporre una sorta di apologia della verità contro la certezza.

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Emanuela Tangari

Essere sul limite della vita

L’antropologia polare di Romano Guardini

La Weltanschauung (letteralmente “visione del mondo”), concetto cardine della filosofia di Romano Guardini, presuppone la “Anschauung”, la visione; si tratta di uno sguardo che vuole, chiede e restituisce l’unità. La convinzione che la persona possa divenire sé stessa solo nell’incontro sempre nuovo con ciò che è essenziale solleva la domanda su quale e dove trovi origine questo essenziale, come sia possibile aprire lo spazio di una comprensione, di una visione, e poi restarvi fedeli, in un percorso sempre personale.


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Clemente Sparaco

Il mistero del vivente concreto

Indagando l’uomo con Romano Guardini

Racchiuso nel cuore inquieto dell’uomo si cela un mistero grande e, per certi versi, intrigante. Lo ha esplorato Romano Guardini, filosofo e teologo italo–tedesco, in un’epoca a sua volta inquieta che prelude alle devastazioni materiali e morali del secondo conflitto mondiale.


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Giuseppe Stinca

Male e messianismo in Emmanuel Levinas

Il volume analizza la fenomenologia del male in tutta l’opera di Levinas, chiarendone la funzione nel processo di soggettivazione della soggettività, e trova un punto d’intersezione con la visione levinasiana del messianismo inteso non solo religiosamente all’interno della tradizione ebraica ma anche come evento pertinente alla soggettività fenomenologicamente intesa, come apogeo dell’essere, assunzione responsabile del peso dell’intero universo.


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Francesco Biazzo

Heidegger e la domanda aristotelica sull’essere

Questo libro si propone di offrire un contributo per quanto riguarda il dialogo instaurato da Heidegger con Aristotele durante il secondo decennio del xx secolo, concentrandosi nello specifico sull’appropriazione e sull’originale sviluppo di tematiche della Metafisica in Essere e tempo. L’interpretazione, inoltre, verte sulle implicazioni che tale dialogo ha avuto per la filosofia ermeneutica del secondo Novecento.


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Floriana Ferro

Alterità e infinito

Esiste una stretta correlazione nel pensiero di Levinas tra alterità, infinito e felicità. L'autore si distingue dai contemporanei per una concezione radicale di “altro”, cui l’Io si relaziona in maniera asimmetrica. Tale presupposto trova il suo culmine nell’idea di Infinito: Levinas si ispira alle Meditazioni di Cartesio, mettendone in discussione la concezione quantitativa del divino.


20

Marcello Fraccaroli

La genesi della vita intersoggettiva

Modi e forme dell’intersoggettività nella fenomenologia di Husserl

Lo studio del Nachlass husserliano permette di uscire dalle ristrettezze e dalle rigidità con cui viene considerata l’idea d’intersoggettività nel pensiero del fondatore della fenomenologia.


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Silvio Spiri

La sapienza dell'essere

Ontologia triadica e trinitaria, metafisica della creazione e dialettica nella Teosofia di Antonio Rosmini

La Teosofia di Rosmini delinea una concezione dinamica e integrale dell’essere e del pensare, in alternativa all’idealismo tedesco e al soggettivismo moderno.


18

Vinicio Busacchi

Daisaku Ikeda. Una nuova filosofia dell’azione

I. Le Peace Proposals (1983-2013)

Questo libro è il primo volume di uno studio filosofico dedicato alla figura di Daisaku Ikeda (1928-), la cui opera si sviluppa in diversi campi e ambiti, dalla religione all’etica, dalla sociologia alla politica, dalla teoria della comunicazione all’estetica, dalla filosofia della pace alla filosofia dell’educazione.


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Angela Ales Bello, Andrea Altobrando, Stefano Bancalari, Daniela Bandiera, Gianpaolo Bartoli, Luca Bisin, Vincenzo Costa, Miguel García-Baró López, Ivano Liberati, Délia Popa, Alice Pugliese, Michela Summa, Francesco Saverio Trincia, Nicola Zippel

Husserl domani

A oltre 150 anni dalla nascita di Edmund Husserl (1859–1938), la fenomenologia mostra una straordinaria vitalità che le consente di guardare con più interesse al futuro piuttosto che al passato.


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Luciano Benoni Mazzoni, Gianfranco Bertagni, Maciej Bielawski, Ambrogio Bongiovanni, Maria Roberta Cappellini, Cipriano Carini, Milena Carrara Pavan, Luigi De Salvia, Hamsananda Giri, Giuseppe Jiso Forzani, Raffaele Luise, Fulvio Manara, Francesco Maule, Matteo Nicolini-Zani, Bruno Portigliatti, Achille Rossi, Gaetano Sabetta, Ermis Segatti, William Skudlarek, Domenico Sorrentino, Francis Vincent Michael Tiso, Gianni Vacchelli

Raimon Panikkar

Filosofo e teologo del dialogo

Questo saggio presenta l’opera filosofica e teologica di Raimon Panikkar. Attraverso una coralità di interventi, le pagine del libro svolgono una prima indagine critica sulle connotazioni filosofiche del pensiero panikkariano.


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Giovanni Salmeri

Determinazioni dell’affetto

È ancora ragionevole affermare, come faceva Kant, che qualsiasi persona giunge facilmente a un accordo riguardo alle massime morali, mentre il compito della filosofia consiste nel trovare la formula non evidente che le genera? o forse la situazione appare oggi pressoché capovolta? Partendo da questa domanda lo studio porta avanti l’ipotesi di lavoro che il fondamento della moralità è in realtà evidente.


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Clemente Sparaco

Oltre la solitudine dell’Io

Alle origini del pensiero dialogico

I filosofi dialogici Ebner e Rosenzweig hanno interpretato la crisi della modernità come crisi comunicativa. Mentre acquistavamo fede nella scienza, abbiamo perso la fede nella parola. I saperi costituiti ci hanno distratti verso una comunicazione impersonale, in cui dominano espressioni spiritualmente spente. Con la parola è venuto meno anche l’amore, che solo supera la distanza che ci divide dall'altro, dilatando il nostro io al di là del proprio mondo, oltre la propria solitudine.


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Giacomo Bonagiuso

La soglia e l’esilio

Asimmetrie di tempo e spazio nel Nuovo Pensiero di Franz Rosenzweig

Fanz Rosenzweig, nell’introdurre gli esiti del suo Nuovo Pensiero, così traccia l’ambito di confronto con il contemporaneo: La differenza tra pensiero vecchio e nuovo, tra pensiero logico e pensiero grammaticale, consiste nel bisogno dell’altro, o, che è lo stesso, nel prendere sul serio il tempo.


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Guido Calenda

Epistemologia greca del VI e V secolo a.C.

Eraclito e gli Eleati

Eraclito e Parmenide si sono posti il problema della dimostrabilità del vero, giungendo, con differenti argomentazioni, alle medesime conclusioni: tutto è uno, e oggetti ed enti sono soltanto distinzioni operate dall’uomo e riflettono punti di vista umani.


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Rosa Errico

Principio di individuazione e persona

Tommaso d'Aquino ed Edith Stein

Nel presente studio si confrontano la filosofia di Tommaso d’Aquino e quella di Edith Stein circa la questione dell’individuazione, che aveva visto la filosofa tedesca in disaccordo con il pensatore medievale.


10

Cristiano Gianolla

Occidentalizzazione del mondo?

Cosmopolitismo e interculturalità: le vie per un futuro possibile

Questo testo è una ricerca filosofica che indaga gli aspetti più reconditi della globalizzazione mettendone in evidenza i limiti ma senza arrendersi ad una semplice constatazione critica. La prospettiva offerta è intrigante e completa, non ammette obiezioni preconcette, ma piuttosto coinvolge il lettore in un’analisi articolata che risulta molto penetrante.


9

Ivano Liberati

Dalla barbarie alla vita come auto-manifestazione

La proposta fenomenologica di Michel Henry

Dalla fenomenologia husserliana al concetto di monismo ontologico, dalla fenomenologia materiale alla vita: Michel Henry ripensa al fenomeno e alla sua modalità manifestativa, per dare origine a una filosofia della vita resa attraverso l’analisi dell’affettività, la riflessione sul corpo e la carne, il ripensamento della relazione tra immanenza e trascendenza.


8

Veronica Petito

Emmanuel Lévinas

Dalla fenomenologia all’idea di Infinito

I fondamenti teoretici del discorso levinasiano in rapporto alla fenomenologia di Husserl, oltre a uno sviluppo di questioni proprie della riflessione di Levinas alla luce del concetto di intenzionalità


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Salvatore Currò

Il soggetto perduto e ritrovato

La fenomenologia paradossale di Levinas

La coscienza di sé fa incessantemente i conti con ciò che rimane irriducibile alla coscienza, con la singolarità e l’unicità di sé, con l’altro, col più-che-pensiero. Il soggetto, chiamato a uscire da sé e insieme provocato a una sorta di resa a sé, si ritrova paradossalmente mentre si perde, come ricevendosi


6

Adele Bianco, Gaetano Bonetta, Emanuele Cafagna, Claudia Casadio, Michele Cascavilla, Raffaele Ciafardone, Francesco Paolo Ciglia, Emilio De Dominicis, Giacomo Carlo Di Gaetano, Giuseppe Fidelibus, Roberto Garaventa, Lucia Genovese, Piergiorgio Grassi, Loretta Iannascoli, Aldo Marroni, Virgilio Melchiorre, Enrico Peroli, Mario Piazza, Bernardo Razzotti, Concezio Ezio Sciarra, Nicoletta Tirinnanzi, Claudio Tuozzolo

Quid animo satis?

Studi di filosofia e scienze umane in onore di Luigi Gentile

Luigi Gentile è professore di Storia della filosofia moderna e contemporanea nell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti–Pescara, dove è anche direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Umane e Scienze dell’Educazione.


5

Mirko Di Bernardo

Per una rivisitazione della dottrina monodiana della morfogenesi autonoma alla luce dei nuovi scenari aperti dalla post-genomica

La presente dissertazione, ripercorrendo le fasi salienti dell’entusiasmante vicenda della genetica, mostra come tale carattere di univocità, così come disegnato da Monod, venga oggi messo in crisi dal dibattito ancora in corso circa i risultati imprevisti ottenuti dalle ricerche relative all’HGP


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Mario Smargiassi

La soggettività trascendentale concreta

Linee per una rilettura della fenomenologia di Edmund Husserl

La fenomenologia husserliana non è soltanto l’ultimo episodio della crisi della filosofia del soggetto, ma costituisce una prospettiva teoretica autonoma e tuttora percorribile, che ci permette di coniugare il rigore dell’argomentazione trascendentale con la concretezza vissuta della corporeità, della temporalità, dell’intersoggettività.


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Claudio Fiorillo

Fragilità della verità e comunicazione

La via ermeneutica di Karl Jaspers

Leggere Jaspers come una figura secondaria del Novecento tedesco significherebbe smarrire il senso di un originale contributo alla ricerca filosofica che si estende dal campo teoretico a quello scientifico, politico e religioso, e così lasciarsi sfuggire la possibilità di un fecondo confronto con il suo pensiero.


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Emilio Baccarini, Giuseppe Busiello, Edda Ducci, Andrea Milano, Dalmazio Mongillo, Armando Rigobello, Tommaso Stancati

La persona plurale

Filosofia, pedagogia e teologia in dialogo

Contributi di Emilio Baccarini, Giuseppe Busiello, Edda Ducci, Andrea Milano, Dalmazio Mongillo, Armando Rigobello, Carla Roverselli, Tommaso Stancati


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Emilio Baccarini

La soggettività dialogica

Qualificare come “dialogica” la soggettività umana significa fornire una determinazione essenziale, tutt’altro che condivisa, che definisce l’uomo nella sua struttura ontologica