Salta il menù

Invia | Commenta

Recensione ad Agostino Marchetto, Il Concilio ecumenico Vaticano II. Contrappunto per la sua storia

di Clara Aiosa (15 giugno 2007)

Agostino Marchetto, Il Concilio ecumenico Vaticano II. Contrappunto per la sua storia, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano, 2005, pp. 407; € 35.00.

L'autore, arcivescovo e attuale Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, con il volume sul Vaticano II, consegna ai lettori un altro frutto della sua ricerca teologica e scientifica.

A quarant'anni dalla chiusura dell'assise conciliare, che ha certamente rappresentato per la Chiesa una pietra miliare nel suo cammino e nella sua esperienza, il volume di Mons. Marchetto si qualifica come un prezioso contributo per ritessere la memoria di questo grande "evento" che lo Spirito ha dato di vivere alla sua Chiesa e al mondo intero.

L'intento dell'autore è, come lui stesso afferma nella prefazione, di giungere, a una storia del Vaticano II che "vinca i condizionamenti gravi -- e si capisce quindi quel mio "contrappunto" del titolo -- posti finora, a tale riguardo, da una visione da me definita ideologica fin dall'inizio e che s'impone monopolisticamente sul mercato delle pubblicazioni" (p. 5).

Il volume articolato in sette parti spazia nel contesto conciliare, nel periodo della preparazione e in quello delle sessioni, fermando l'attenzione sulla figura dei due papi che di fatti, dall'annuncio "profetico" del concilio da parte di Giovanni XXIII alla volontà altrettanto "profetica" di continuarlo da parte di Paolo VI, ne hanno entrambi consentito la realizzazione. Oggetto di analisi sono anche alcuni temi e questioni particolari: il tradizionalismo cattolico italiano, il primato e la collegialità, a proposito della Nota previa, la Lumen gentium, il ministero del papa in prospettiva ecumenica, attraverso la lettura dell'enciclica Ut unum sint, il ministero episcopale nel post-concilio, i movimenti ecclesiali in prospettiva carismatica e in prospettiva ecumenica.

Una preziosa documentazione su alcune fonti conciliari ufficiali e private estremamente significative (Siri, Chenu, Edelby, Bea, Ratzinger, Charue, Philips, Betti, Congar, la Segreteria Generale) commentate dall'autore e un tentativo d'ermeneutica del concilio, dal concilio stesso ad oggi, chiudono il volume.

Si tratta, in realtà, di alcuni studi critici sul Concilio Vaticano II, che l'autore aveva già pubblicato in un altro suo famoso volume Chiesa e Papato nella storia e nel diritto. 25 anni di studi critici, pubblicato dalla Libreria vaticana e che, adesso scorporati e aggiornati con altri contribuiti dello stesso autore, danno vita a una ricca e articolata pubblicazione.

Davanti a questo volume si ha come l'impressione di trovarsi di fronte a un libro che ne contiene altri, tanti quanti sono i temi messi a fuoco dall'autore. Un libro nei libri, potremmo definirlo. I temi messi a fuoco, infatti, muovono dallo studio che l'autore stesso ha condotto sulle pubblicazioni più rappresentative relative ai concili nella Chiesa e, in particolare, al Concilio Vaticano II. Si tratta di studi che in sé costituiscono sicuramente strumenti imprescindibili per l'analisi dell'esperienza conciliare dagli inizi della Chiesa fino all'ultimo concilio; sistemati e raccolti organicamente diventano ora una piattaforma imprescindibile per rileggere la storia del Concilio Vaticano II in prospettiva critica, con strumenti interpretativi organici e globali.

I vostri commenti

Saremo felici di ricevere commenti a questo articolo. Nel caso abbiate dato l'assenso, il vostro commento potrà essere eventualmente pubblicato (integralmente o in sintesi). Grazie!